Nuovi obblighi per sicurezza, sostenibilità e fine vita di pile e accumulatori
Lo scorso 9 dicembre le istituzioni comunitarie hanno finalmente raggiunto, dopo lunghe e complesse trattative, l’intesa sul testo del nuovo Regolamento Batterie che abrogherà l’attuale Direttiva 2006/66.
Le norme concordate riguarderanno l’intero ciclo di vita, dalla progettazione allo smaltimento, di tutti i tipi di batterie vendute nell’UE:
- portatili
- per avviamento
- illuminazione e accensione dei veicoli
- SLI
- per mezzi di trasporto leggeri
- LMT (scooter elettrici e biciclette
- per veicoli elettrici
- EV
- industriali
Dal testo definitivo emergono requisiti estremamente rigorosi per rendere le batterie più sostenibili, performanti e durevoli.
Non a caso il Regolamento rappresenta il primo provvedimento europeo a rendere obbligatorie una dichiarazione ed un’etichetta sull’impronta di carbonio – Carbon Footprint – per le batterie EV, LMT e industriali ricaricabili con una capacità superiore a 2kWh.
La due diligence policy
Per affrontare in modo completo tutti gli aspetti della sostenibilità, si è reso obbligatorio lo sviluppo e l’attuazione di una ‘due diligence policy’.
Questi provvedimenti, coerenti con gli standard internazionali, saranno volti a tutti gli operatori economici che immettono sul mercato UE (ad eccezione delle PMI) che dovranno evidenziare le strategie e le misure attuate per affrontare i rischi sociali e ambientali legati all’approvvigionamento, trasformazione e commercializzazione delle materie prime presenti nelle batterie.
Tre anni e mezzo dopo l’entrata in vigore della normativa, le batterie portatili nelle apparecchiature dovranno essere progettate in modo che i consumatori possano rimuoverle e sostituirle facilmente in autonomia.
È anche previsto che vengano riportate etichette e QR code con informazioni relative alla loro capacità, prestazioni, durata, composizione chimica, nonché il simbolo della raccolta differenziata.
Il passaporto delle batterie
La novità principale sarà rappresentata dal “Battery Passport”, uno spazio digitale che dovrà contenere dati, sia relativi al modello, sia specifici per la singola batteria, e che sarà obbligatorio per batterie LMT, batterie industriali con capacità superiore a 2 kWh e batterie EV.
Altri obblighi per i produttori di batterie
In continuità con la Direttiva attuale, il nuovo Regolamento manterrà gli obblighi di gestione a fine vita per i produttori di batterie, prevedendo però l’innalzamento degli obiettivi di raccolta per quelle portatili.
Verrà introdotto al contempo l’obbligo di reimpiego nella fabbricazione di nuove batterie, entro livelli minimi, dei materiali ottenuti dal riciclo o originati dagli scarti produttivi (es. Cobalto, Piombo, Litio e Nichel).
Quanto disposto dal nuovo Regolamento, che costituisce un fondamentale tassello legislativo del Green Deal europeo e del piano d’azione per l’Economia Circolare, rappresenta però solo un anticipo di una serie di requisiti come Carbon Footprint e Digital Product Passport, che la Commissione intende estendere a tutte le categorie di prodotti tramite la Proposta di Regolamento Prodotti Sostenibili – ESPR presentata lo scorso 31 Marzo 2022 e tuttora in discussione.
Ogni settore industriale europeo dovrà quindi prepararsi ad affrontare e gestire questi cambiamenti che guardano a modelli produttivi sempre più sostenibili.