Lo sblocco delle Comunità Energetiche Rinnovabili potrebbe essere finalmente vicino. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha annunciato il 15 novembre il decreto attuativo che fornirà un quadro normativo completo e definitivo sulle CER.
Il provvedimento consentirà di realizzare le CER fino a 1 Mw e di incentivare i Comuni con 2,2 miliardi di fondi Pnrr.
Cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili?
Una comunità energetica è un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia di fonti rinnovabili su scala locale.
Le comunità energetiche portano numerosi benefici:
- Economici: grazie ai meccanismi di incentivazione derivanti dall’energia prodotta e utilizzata, la comunità è in grado di produrre un “reddito energetico” da redistribuire.
- Ambientali: da un lato si evita di produrre energia da fonti fossili liberando CO2, dall’altro di dissipare energia in perdite di rete.
- Sociali: si stimola l’aggregazione sociale sul territorio e si educano i cittadini a una cultura rivolta alla sostenibilità urbana.
Situazione attuale
In Italia ad oggi esistono 100 CER, di queste solo 35 sono operative, 41 in fase di progettazione e 24 verso la costituzione.
Nei prossimi tre anni il numero di comunità energetiche rinnovabili (CER) è destinato a crescere significativamente: questo il sentiment raccolto tra gli addetti ai lavori dalla ricerca eseguita e presentata durante il convegno “Le comunità energetiche rinnovabili e le opportunità di sviluppo dell’energia condivisa”, promossa da Anie Rinnovabili in collaborazione con EY – Studio Legale Tributario.
La survey evidenzia infatti come il 65% del campione intervistato si aspetti che il numero di CER in Italia superi le 500 unità nel prossimo triennio e il 35% ritiene che se ne possano costituire più di 1.000. Una previsione che, se confermata, segnerebbe una crescita record di questa nuova configurazione.
Secondo lo studio, inoltre, a trainare la diffusione delle comunità energetiche c’è la volontà di mettersi al riparo dal caro energia(40%). Una percentuale significativa (31%) indica anche ragioni legate all’ecosostenibilità.
C’è quindi un forte entusiasmo per questa nuova fattispecie giuridica che, di fatto, garantisce di accedere a vantaggi economici e parafiscali oltre che ambientali e sociali attraverso l’energia prodotta da impianti a fonte rinnovabile.
Per ulteriori approfondimenti è possibile scaricare gratuitamente la presentazione del convegno: http://bit.ly/3ECowk7
Fonte: il sole 24 ore – survey anie rinnovabili