Il 2 dicembre 2021 è stata pubblicata la revisione della norma UNI 9795 riguardante la progettazione e l’installazione dei sistemi di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio.
Quest’ultima revisione ha apportato molteplici cambiamenti ed ha ampliato i contenuti rispetto alla versione precedente dell’ottobre 2013.
Nell’introduzione del nuovo testo normativo sono state indicate tutte le norme EN 54 pubblicate finora, comprese quelle non ancora armonizzate, ovvero non pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
I termini e le definizioni sono aumentati con l’inserimento dei TR, allineati con le indicazioni della EN 54-1.
Per la suddivisione delle aree in zone non sono avvenuti cambiamenti significativi che riguardano i parametri dimensionali e numerici, ma saranno permesse linee indirizzate con rivelatori automatici e pulsanti manuali, dispositivi di segnalazione C e i moduli di attivazione G, solo in specifiche zone logiche.
Per quanto riguarda l’obbligo di linea chiusa l’obbligo si è esteso anche nel caso di presenza di più di una tecnica di rivelazione (funzioni A e D della EN 54-1).
Rivelatori puntiformi
La norma ha apportato profondi cambiamenti anche per le installazioni dei rivelatori puntiformi di calore, andando ad inserire la tabella che identifica la loro classe di appartenenza in funzione della temperatura di esercizio (normale e massima) e della loro temperatura di risposta statica (minima e massima) e modificando l’altezza d’installazione di questi proprio in funzione della loro classe.
Anche per i rivelatori puntiformi di fumo sono stati apportati dei cambiamenti: non sarà più possibile l’impiego oltre i 12 metri di altezza. Per tali rivelatori sono state date anche indicazioni per il loro posizionamento nel caso di elementi sospesi (velette) e nel caso di controsoffitti a griglie aperte.
Rilevatori lineari
Per i rivelatori lineari di fumo le modifiche riguardano l’inserimento di una tabella indicante le differenti possibilità di posizionamento e l’aggiunta di molti disegni raffiguranti esempi applicativi.
La parte riguardante i rivelatori lineari di calore non ripristinabili e ripristinabili è stata arricchita di indicazioni dimensionali, sia come altezza di montaggio che come raggio massimo di copertura.
Questi parametri variano in funzione del tipo di rivelatore (ripristinabile o no) e nel caso dei ripristinabili si considera anche la loro classe di appartenenza e se con integrazione o meno.
Per i sistemi di rivelazione di fumo ad aspirazione le modifiche hanno riguardato l’inserimento del TR 11694 all’interno della UNI 9795 e il possibile superamento dei 32 punti di rivelazione per macchina nel caso di campionamento ad oggetto, nei quadri elettrici, per i locali aventi dimensioni inferiori ai 20 m² e nelle applicazioni ove si utilizza la rivelazione a multi-livello.
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Fonte: secsolution magazine, Dario Nolli – Coordinatore gruppo FIRE di ANIE Sicurezza