Nel 2015 l’Unione Europea ha scritto il primo Pacchetto sull’Economia Circolare, un insieme di 54 azioni, elaborate per facilitare la transizione verso un’economia circolare europea.
L’11 marzo 2020, è stato creato, partendo dalle linee guida del Pacchetto EC, il Circular Economy Action Plan. Al suo interno sono contenute tutte le iniziative che l’UE ha deciso di porre in essere lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti: partendo dalla progettazione e dai processi produttivi, passando poi alla promozione di un consumo sostenibile.
L’11 febbraio 2021 è stato modificato e approvato il nuovo Piano d’Azione dell’Economia Circolare. Questo aggiornamento è stato reso possibile grazie alla mentalità condivisa all’interno dell’Unione Europea sulla transizione verso l’Economia Circolare. Infatti, per l’Europarlamento, l’Economia Circolare è “la strada che l’UE e le imprese devono seguire per restare innovative e competitive sul mercato globale, riducendo nel contempo la loro impronta ambientale”.
Cos’è l’economia circolare?
È un sistema economico che si rigenera da solo. È strutturato in modo che i materiali di un ciclo produttivo vengono riutilizzati per quelli successivi. Secondo questo meccanismo, non esistono più rifiuti perché ogni pezzo è pensato per essere materia prima di un prodotto nuovo.
Ma, è possibile applicare i principi dell’economia circolare ad un prodotto?
Il paradigma dell’economia circolare non rappresenta solamente un concetto da riferirsi al sistema produttivo globale. All’interno delle legislazioni europee stanno infatti, acquisendo crescente importanza i cosiddetti principi di circolarità dei prodotti. Parametri quali riparabilità, durabilità, riciclabilità e contenuto di riciclato stanno infatti per divenire requisiti obbligatori esplicitamente richiamati dalle misure attuative ecodesign. I produttori di apparecchiature dovranno quindi prepararsi ad affrontare una crescente domanda di mercato per prodotti sempre più ecocompatibili e sostenibili.
Quali strumenti posso utilizzare?
La serie di norme EN 4555X, appositamente sviluppate da un Comitato Tecnico congiunto CEN e CENELEC, è stata esplicitamente realizzata per supportare gli operatori nella progettazione e fabbricazione di apparecchiature in grado di soddisfare i futuri requisiti di circolarità dei prodotti.
Quali benefici posso avere per il mio business?
Oltre a garantire prodotti più performanti dal punto di vista ambientale, l’applicazione dell’economia circolare può consentire di identificare, all’interno del processo di fabbricazione di un prodotto, i punti critici che causano le minori efficienze ambientali ed economiche. L’individuazione delle vulnerabilità nel ciclo produttivo consente quindi di poter attuare interventi di riduzione degli sprechi, consentendo l’efficientamento, non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico, con i conseguenti benefici derivanti per l’impresa e l’ecosistema.
Il prossimo 23 febbraio affronteremo nel nostro seminario, con l’ausilio di case history che aiuteranno a comprendere come l’economia circolare possa essere applicata con successo a prodotti e processi industriali, il funzionamento delle norme EN4555X e l’applicazione dei principi di circolarità su prodotti del settore elettrotecnico ed elettronico.